venerdì 13 luglio 2018

L'inventore: Centrale elettrica a CONDUZIONE CRICETICA

PARENTAL ADVISORY
BovaByte informa i gentili spettatori che a nessun criceto
è stato fatto del male durante la stesura di questo articolo.

il favoloso criceto USB
(esiste veramente! NdBovas)
con cui ho tentato, invano,
di sostituire i criceti veri
nel mio progetto
Cari lettori di BovaByte, certamente vi ricorderete del magnifico iCarpet, il tappeto elettronico di cui vi ho parlato poche settimane fa: ebbene, sono stato contattato personalmente dal reparto marketing di Microsoft che, mi ha detto, "sarebbe il tappeto perfetto da mettere sotto il nostro Surface. Non è che ce lo presterebbe per una presentazione? Siamo disposti anche a finanziare la sua tecnologia!". Ma io lo so, che in realtà vogliono solo copiare le mie idee, per cui non ci casco! E ho detto di no. Adesso devo solo trovare qualcuno che finanzi la mia tecnologia. Comunque non è di questo che voglio parlarvi, ma di una nuova, mirabolante idea per porre fine una volta per tutte all'emergenza energetica e alla sovvrapopolazione di criceti, due problemi di scottante attualità, soprattutto se pensiamo che parte dell'energia elettrica è spesa anche per l'allevamento dei criceti stessi. Il progetto è abbastanza semplice, e si chiama:

CENTRALE ELETTRICA A CONDUZIONE CRICETICA

Il funzionamento è banale, ed è chiaramente comprensibile nel progetto illustrato nella figura sottostante: la classica ruota dei criceti viene collegata a una turbina, simile a quelle normalmente impiegate nelle centrali idroelettriche (figura in basso) tramite un asse, e il criceto non deve fare altro che quello che fanno normalmente i criceti, divertirsi a correre nella sua gabbietta facendo muovere la ruota e, di conseguenza, la turbina.

il progetto originale della mia centrale cricetoelettrica. I versi del criceto, curiosamente strazianti,
sono stati sostituiti da simpatici ideogrammi per non turbare i lettori più sensibili
.
Purtroppo la realizzazione pratica del progetto si è scontrata con alcuni ostacoli di diversa natura: inizialmente, con le vive proteste della Protezione Animali che, priva di qualsiasi sensibilità ecologica e di qualunque senso dell'opportunità, ha ritenuto utile denunciarmi per maltrattamento di animali. Proprio me, capite? Io offro ai criceti una possibilità per soddisfare le loro velleità lavorative e rendersi finalmente utili alla società, e gli animalisti mi denunciano! Vabbè, amen. Il secondo ostacolo è stato lo scarso senso di collaborazione dei criceti: una volta collegati alla turbina, che in fondo pesa solo trecentocinquanta tonnellate e non dovrebbe essere così difficile da muovere, non c'è stato verso di ottenere il benché minimo movimento. Anzi, quei cretini si divertivano a correre e far le capriole nella ruota bloccata da chissaché, fino a morire dal ridere. Ma guarda te! Uno li fa divertire e loro muoiono. Allora mi sono liberato di tutti i criceti veri e ne ho usato uno USB, di quelli che si collegano al computer (figura 3). Ancora una una volta, il criceto è rimasto misteriosamente bloccato e, per giunta, il motorino elettrico preposto al movimento della "gabbietta" si è fuso, disperdendo il classico odore di circuito elettrico bruciato. È evidente che i criceti, veri o finti che siano, sono proprio degli scansafatiche! Non vedo infatti altri motivi per cui la mia centrale cricetoelettrica non riesca in alcun modo a produrre un milliwatt di energia... (se qualcuno individua dove sbaglia, mandi pure un'email ad amedaglia@bovabyte.com, sono sicuro che pubblicherà le risposte più geniali... NdP).


la centrale idroelettrica di Caneva (PN), cui mi sono ispirato per il layout della turbina.

A cura di:
Angelico Medaglia
Inventore incompreso (e disgraziato)

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