lunedì 16 luglio 2018

Anche BovaByte è ecologista!

Il mese scorso il nostro amabile pecoraio di fiducia ha attentato alla pubblica sicurezza con una mini-centrale atomica da usare come carica-batterie. Dopo la pubblicazione dell'articolo i nostri centralini sono stati presi d'assalto da tutti i movimenti ecologisti del pianeta e così noi, che all'ambiente ci teniamo parecchio, abbiamo deciso di proporre dei sistemi più puliti per alimentare i computer portatili – e non dover avere mai più a che fare con l'autonomia che si esaurisce sul più bello. Non è stato facile trovare delle fonti di energia pulite e rinnovabili con cui raggiungere questo mirabolante obiettivo, ma con un po' di pazienza (e Angelico Medaglia che continuava a sbirciare chiedendosi cosa stessimo facendo) alla fine ce la siamo cavata anche stavolta. Per cui bando alle chiacchiere e lanciamoci subito nella descrizione dei nostri mirabolanti progetti.


IL PC IDROELETTRICO


Ecco un sistema perfetto per chi è in vacanza al mare o risiede abbastanza vicino a una cascata. Per alimentare il computer è sufficiente adattare uno di quei mulinelli con cui i bambini giocano sulle spiagge, collegando al perno una turbina. Il movimento delle pale, favorito dall'acqua che le percorre, genererà un quantitativo di energia statica sufficiente a tenere in vita il nostro notebook. Eventualmente, il sistema può essere usato anche a Forte dei Marmi o nel deserto del Sahara, visto che in mancanza d'acqua è comunque possibile fare muovere le pale immettendo la sabbia nel circuito. Semplice, pulito ed economico, il progetto ha una sola controindicazione: è impossibile usarlo se, nelle vicinanze, c'è un bambino che continua a strillare perché gli abbiamo rubato il mulinello.


IL PC SOLARE


Questo sì che significa “usare la testa”! Il PC solare non è un computer particolarmente allegro e amicone, ma semplicemente un aggeggio che usa l'energia del sole per funzionare. L'alimentazione avviene per mezzo di un sofisticato pannellino solare, montato su un cappello di tela che l'utente dovrà indossare costantemente, mentre utilizza il PC all'aperto. Il pannello, in una decina di ore di esposizione, sarà in grado di caricare la batteria completamente, garantendoci in questo modo la possibilità di andare avanti a lavorare anche in quelle due orette di riposo in cui, mestamente, cercheremo di riprenderci dall'insolazione. Il lato positivo è che ci dà una scusa per lavorare fuori dall'ufficio, senza contare l'invidiabile abbronzatura che potremo sfoggiare dopo nemmeno una settimana di indefesso lavoro! La controindicazione, purtroppo, è che il pannello comincerà a scottare molto presto. Ma, del resto, i problemi si risolvono uno per volta...


IL PC EOLICO


MSI ci ha battuti sul tempo, registrando il marchio WindPC. Ma il vero “Wind PC” lo abbiamo inventato noi! Guardate un po' qua: questo meraviglioso computer sfrutta, più o meno, lo stesso principio del PC idroelettrico e del PC che non vedremo mai, ovvero una carica di energia statica che prende luogo da una piccola turbina in movimento. In questo caso, però, le fonti sono due e sono pure bellissime da vedere, visto che non sono altro che due girandole di quelle che, da bambini, ci ammaliavano fino a che non smettevano di funzionare (il che voleva dire cinque minuti dopo l'acquisto, di solito). A muoverle ci penserà il vento. E quando non c'è vento, beh, ci vuole poco a collegare il cappellino col pannello solare: di fatto, il PC eolico e quello solare sono assolutamente complementari...



IL PC CHE NON VEDREMO MAI


Ebbene sì, ci avete scoperti. Questo non lo abbiamo inventato noi e ne stiamo solo millantando la paternità. La notizia, però, è che davvero esiste qualcuno che ha pensato di realizzare un portatile a manovella, nemmeno fosse un grammofono, da distribuire a meno di 100 dollari ai paesi poveri. Che ci crediate o meno, nelle intenzioni dei suoi creatori questo aggeggio avrebbe dovuto impiegare la manovella come “fonte di energia supplementare” quando è a corto di batteria. Tutto corretto sul piano teorico, eh, ma davvero voi ce lo vedete un qualsiasi utente disposto a girare la manovella, mentre sta comunicando o sta usando la tastiera per scrivere? Il prodotto finale, ormai in fase di ultimazione, costerà di più e non userà Linux come si pensava. E non avrà neppure la manovella.




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