martedì 18 settembre 2018

Altro che datagate americano! IL PASTORE SUPEREROE INCOMPRESO

A volte capitano cose che, di punto in bianco, spezzano tutti gli incantesimi e uccidono qualunque poesia. Un po' come quando si rivede un calciatore trent'anni dopo che si è ritirato dalla vita agonistica, o come quando i genitori sono costretti ad ammettere che Babbo Natale non esiste (Come sarebbe a dire “non esite!”? NdP) (Vieni, dobbiamo fare un discorso NdD), o come quando Ilona Staller appare in qualche talk show, così com'è oggi.
Il Pastore durante l'ordinaria pulizia dei suoi server
per il calcolo parallelo
Ecco, quelle cose così piccole, ma anche così crudamente reali che, quando ti ci trovi di fronte, non puoi provare altro che un po' di sana, immotivata, ma pur sempre momentanea costernazione. Così come credevamo che Andreotti fosse Highlander, per esempio, eravamo pure convinti che il Pastore avesse assoggettato alla sua lucida follia tutta la sua famiglia. Mai ci saremmo immaginati, invece, di assistere impotenti a una telefonata di fuoco con sua moglie, evidentemente inviperita per il continuo bighellonare del marito in quello stanzone putrido e freddo che lui stesso definisce “il mio antro”.
Dalla cornetta provenivano urla e cocenti rimproveri che il poveraccio, a fatica, dissimulava con dei sorrisetti di circostanza, ogni volta che qualcuno passava di là e rivolgeva lo sguardo nella sua direzione. Gli stessi sorrisi, per intenderci, che si fanno durante le riunioni di lavoro quando sopraggiunge un attacco di dissenteria. Alla fine della conversazione il nostro amabile pecoraio era così imbruttito, ma così imbruttito, che non lo vedevamo tanto imbruttito dai tempi del liceo, quando era la vittima designata di tutti i nostri scherzi più truci. “Le faccio vedere io le faccio – mormorava tra sé e sé, senza biascicare le vocali (cosa che capita solo ai più alti gradi di stress) – glielo faccio vedere io, chi è l'inutile! L'eroe più professionale del quartiere, ecco cosa diventerò!”.
Già ce lo immaginavamo nei panni di Super Pippa, una roba che pure Rat Man si sarebbe vergognato di prendersi come garzone, ma evidentemente indossare una calzamaglia non rientrava nel suo stile. I mesi passarono e così, pian pianino, ci dimenticammo sia dell'episodio, sia della sua sconcertante promessa.
Finché, all'improvviso, non accadde qualcosa di assolutamente inaspettato: il settimanale locale, invece di occuparsi come sempre dei pettegolezzi del quartiere, del ciclo vitale della pantegana strabica, del concorso estivo di miss piscina, dell'imperdibile concerto di qualche gruppetto sconosciuto o della sagra del pinzimonio, intitolava “cittadino modello sventa furto in appartamento”. E poi: “cittadino modello denuncia truffa ai danni della municipalizzata”. E ancora: “cittadino modello scopre un giro di finte modelle”. Tre settimane, tre clamorosi colpi inferti alla criminalità da un cittadino modello e, con nostro apocalittico incanto, questo cittadino modello era proprio il Pastore. Inutile dire che la cosa inizialmente ci abbia riempiti di orgoglio – Gianfranco D'Angelo, nella sua immortale imitazione di Pippo Baudo, avrebbe detto “lo abbiamo scoperto noi, il Pastore, lo abbiamo scoperto noi!” – ma poi, ragionando a mente fredda sulla situazione e soprattutto sull'individuo, giungemmo alla conclusione che qualcosa non quadrasse per niente. Dovevamo scoprire cosa fosse a tutti i costi.
E così, mentre le gesta del “cittadino modello” si facevano sempre più ardite, non potemmo non notare anche un'altra curiosa, ma incidentalmente sospetta mutazione del nostro alfiere del superfluo. Il Pastore che conoscevamo non parlava d'altro che di processori, server, schede video, benchmark, schede video applicate ai benchmark, benchmark applicati alle schede video dei server, ma quello che avevamo di fronte nelle ultime settimane era solo la sua essenza materiale: un'altra persona nello stesso corpo. Che, invece di ammorbarci con fantasiose teorie informatico-complottiste come al solito, era stranamente propensa al pettegolezzo: “Sapeeeteee, domani andrò a prendere il pane dal fornaio sotto caaasaaa. Lui non lo saaa, ma sua moglie lo tradisce continuamente con il postiiinooooo, poi lei va a spifferare le sue performance amorose con le sue amiiicheee”, “Beelloooo, venerdì uscirà un nuovo modello di cellulaaareee, ma io so che gli scatoloni verranno consegnati già mercoledì seeeraaaa, così mi sono messo d'accordo con il mio telefonaio di fiduuuuciaaaa e me lo porta in palestra giovedì!”, “Ho tolto tutti i miei risparmi dalla banca Icsipsilonzeeeetaaaa, perché i cassieri organizzano le puntate alla sala VLT e spesso usano i soldi dei clieeeentiii, ho già avvisato la Polizia che sta organizzando una retaaaataaa”. Il Pastore che si interessa delle corna altrui. Il pastore che intercetta l'arrivo di un telefonino. Il Pastore al corrente dei piani della Polizia. Il Pastore che va in palestra. Era davvero troppo.
È inutile cercare di sfuggire
alla potenza del Tetraedr™...
Stavamo per bloccarlo all'ingresso del suo antro quando lui stesso ci ha preceduti: “Lo so che la mia improvvisa carriera di supereroe vi ha lasciati interdeeeeettiii – ci ha detto, stupendoci un'altra volta – ma io ho un segreeetoooo. Vi ho sentiti benissimo quando stavate organizzando un terzo grado per me, e vi ho sentiti benissimo anche mentre confessavate di essere gli autori dei più terribili scherzi della mia gioventù. Siete delle carooogneeee, ma in fondo vi voglio beeeeneee, per cui non vi dirò nieeenteee”.
“Eh no, Pastore, adesso spifferi tutto. Altrimenti diamo fuoco al server che lancia i batch con cui esegui i benchmark tutto il giorno”.
“E va beh, parlerò. Vi ricordate quando vi dissi che sarei andato in vacanza in Patagonia? Mentivo. In realtà sono stato chiamato negli USA come esperto di informaticaaaa, di hackeraggioooo, di spionaggio industriale e pure di staaaalkiiing. E, con il mio indispensabile aiuuutooo, hanno realizzato una rete di server in grado di intercettare qualsiasi tipo di comunicazione elettroooonicaaa: telefonaaateee, faaax, essemmeeeeesseeee, email, piccioni viaggiatoooriiii, perfino le chattate via iiiinterneeeet. Loro sì che sono professionali! Così io, una volta arrivato a caaasaa, ho deciso di creare qualcosa di simile e di chiamarlo Tetraedr™. Purtroppo non dispongo degli stessi mezzi del governo statuniteeeenseeee, ma grazie alla non proprio esigua potenza dei miei cluster per il calcolo parallelo, ho comunque potuto intercettare tutte le comunicazioni del mio quartieeeeereeee. Beeeellooooo!!!”
“Ma Pastore! Quello che stai facendo è assolutamente illegale! Non puoi metterti ad ascoltare tutto quello che dicono i tuoi vicini di casa!”
“Tutto no... il sistema analizza qualunque cosa e poi mi passa solo le comunicazioni più interessanti, per mezzo di un potente algoritmo di ricerca tramite parole chiave. Parole come fregatura, furto, rapina, ma anche tante altre che qui non posso ripeeetereee, perché sono di interesse esclusivamente personaaaaleee. Ma d'altronde, con tutti i servizi che rendo alla comunità, voglio proprio vedere chi oserebbe mai sollevare la questione della privacy! Sono il loro cittadino modeeeelloooo adesso. E nessuno potrà mai impedirmi di fare quello che faaaacciooo. Ora indico una bella riunione alla Sala del Circondario, e gliene parlo apertamente a tuuuuttiiii. Proporrò loro di farmi ascoltare liberamente tutte le telefonate, le email e così via. Per il loro bene. Capiranno!”.

Pur di convincere i vicini di casa della bontà delle sue intercettazioni clandestine, il Pastore è stato capace di qualsiasi “trucco”...

La riunione c'è stata. I cittadini hanno ascoltato. Hanno fatto qualche domanda. Hanno valutato. Hanno capito. Adesso il Pastore è in Patagonia, in convalescenza, mentre tutte le autorità (quelle vere) sperano in qualche modo di blindarlo. Casomai vi capitasse di sentirlo, fateci un fischio. Ci deve ancora due pizze margherite con l'origano.

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