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giovedì 26 febbraio 2015

Interviste alla Vodka: i Poliphonic Syntax

2/26/2015
Incredibile, fantasmagorico, sbuccellucherante!! Non avete idea dello scoop che stiamo per proporvi. Bene, il fatto è che, camminando un po' sotto i ponti di Milano, abbiamo incontrato il famosissimo gruppo rock progressivo psichedelico tedesco Poliphonic Syntax, reso famoso dall'ultimo successo "Nothing for Money", di cui vi avevamo parlato nel TG BB di qualche mese fa.

Ma passiamo alle presentazioni.

Paolo: Salve, ragazzi. Voi siete i Poliphonic Syntax, o sbaglio?
Ivan: Ja, ma occhien a non dirlo troppo in giren o i fans ci raggiungono e ci assalgono!
Dave: Capisco, essere famosi. ricercati da tutti. È logico che fuggiate dalle mille luci della città per mangiare un panino semifreddo nell'oscurità del quartiere povero della metropoli...
Franz: Ma kuale rifugiarsi... Siamo arrifaten qua senza manco una lira ed abbiamo dofuto ateguarci alle ristrettezze ekonomichen
Paolo: bhè, se non siete inseguiti dalle fan, siete sempre seguiti dai creditori. Godete comunque di una certa popolarità.
Ivan: S°/0@#$C0
Dave: Ehm, scusalo. Sai, non voleva offenderti...
Paolo: Già, cosa sono quelle catene? E perché, se mi permette, quella svastica?
Ivan: Insomma, si può sapere voi due chi siete?
Bovas: Ma come? Non lo sai? Siamo la mitica redazione di BovaByte!! Un giornale famosissimo, conosciutissimo...
Franz: Già, così conosciuto che che cercate gli scoop sotto i ponti... E tu cosa stai facendo!? Non rubarmi la salsiccia! L'ho grattata l'altro ieri al supermercato qui vicino!
Paolo: Dai, Dave. fa il bravo, restituisci la salsiccia.
Dave: Uhmmm, qualcosa non quadra: prima parlavate come le Sturmtruppen, adesso invece parlate in Italiano. Com'è 'sta storia?
Ivan: Bhè. sai com'è... Band inglesi ce ne sono tante... Gli italiani non hanno mai avuto tanto successo, e così...
Bovas: bravi, bravi, e così avete turlupinato tutti fingendovi tedeschi! Vabbè, amen. Ditemi un po', come mai avete inciso un nastro vuoto e l'avete intitolato "Nothing for Money"?
Franz: direi che siamo stati onesti: sul disco non è registrato nulla, e averlo chiamato "Nothing for Money" è stato un segno di grande civiltà: l'ascoltatore era ben avvisato di ciò che comprava!!
Paolo: Lasciamo perdere... Ok, almeno però ditemi se c'era qualche motivazione sociologica dietro questa vostra bizzarra iniziativa.
Ivan: Ci siamo guardati intorno. E ci siamo detti "che mondo di merda!": ce n'è davvero di tutti i tipi: di Alano, di Pastore Tedesco. di Barboncino... E non un individuo civile che si armi di paletta! In ogni caso, attorno a noi c'era il VUOTO. Un vuoto tanto più grave quanto se ne ammirava la natura. Un vuoto di sentimenti, di ideali. E così abbiamo rispolverato una sentenza famosa del nostro maestro spirituale. Egli un giorno disse "Certi silenzi hanno un suono stridulo". E noi abbiamo interiorizzato questo elevato concetto e l'abbiamo trasmuta in arte.
Dave: E così avete messo in giro una registrazione vuota. pretendendo i diritti d'autore addirittura sulle cassette vergini. In un primo tempo vi aveva reso miliardari: cosa diavolo ci fate sotto un ponte a mendicare due lire?
Franz: Eh , sai, i tempo cambiano. E poi la Sony, la TDK, la That's e tante altre hanno esposto una denuncia per truffa nei nostri confronti... E il giudice ha dato loro ragione, sequestrando tutto il nostro lavoro di anni e mandando all'aria quello che avrebbe potuto essere il successo più originale di tutti i tempi!
Paolo: “Successo originale”. Davvero un bel modo per chiamare una truffa. Va bhè. amen. Avete qualche progetto per il futuro?
Ivan: Tanto per cominciare, ripresentarci al pubblico con una nuova immagine, un nuovo nome, una plastica facciale... E poi scrivere nuovamente canzoni. che parlino del vuoto e dei problemi dell'umanità.
EEEEEEE UEEEE!
Appuntato: Documenda...
Franz & Ivan, ammanettati: Bhè, per stavolta basta così, purtroppo dobbiamo andare. Dobbiamo fare una lunga tournée per le carceri più conosciute della zona. Sapete, con tutti i vip che ultimamente ci sono finiti dentro, speriamo di raggranellare qualche lirett...

Purtroppo i leader del gruppo sono dovuti scappare repentinamente, e quindi l'intervista termina qui. A presto. Si spera...

I "Poliphonic Syntax" come apparverso sul numero 73 di Zzap!.
(In realtà la foto è di alcuni nostri compagni di classe di liceo, un dì che scappammo
in montagna per celebrare degnamente in martedì grasso... ndBovas)

domenica 8 febbraio 2015

Le interviste di BovaByte: Franz Becchinbauer, pirata pentito

2/08/2015
Incredibile! Su Zzap! di giugno del '92 avevamo intervistato un pirata pentito. L'individuo che conoscerete altri non era che un periglioso criminale che ha disseminato di virus l'intera area informatica tedesca!!

Questa volta ci siamo spostati in Germania, dove tra wurstel ed ettolitri di birra (Davide ne ha approfittato per riempirsi la pancia, a me invece la birra non piace NdPaolo del 92) (Tu stolto! Tu giovane me stesso non ancora avvezzo alle microbirrerie e ad altri ameni lochi di perdizione! NdPaolo di oggi) abbiamo incontrato il creatore di un pericolosissimo virus in grado di... Bhé, lo scoprirete!

Paolo: Dave, dov'è che dovevamo incontrare 'sto Franza qua?
Dave: Mah, ha detto al "Piccolo Bambino Indifeso Sgozzato", una birreria da queste parti... Aspetta che chiedo a questo signore con le borchie... Scusi, buon uomo, mi saprebbe dire dove si trova il Piccolo Bambino Indifeso Sgozzato?
Buon Uomo: E che siete, imbecilli? Ci state davanti! E adesso lasciatemi in pace che devo derubare questo signore qua...
Paolo: Ok, Dave, il posto sembra proprio essere questo. Sediamoci...
Cameriere: I signori desiderano?
Dave: a me un'Eku 28!!
Paolo: A me un Gin Tonic. Grazie...
Franz: Siete voi i redattori dell'importantissima rivista di cui ho sentito parlare per telefono?
Bovas: Certo che siamo noi! La fama di BovaByte dovrebbe esserti giunta...
Paolo: Bene, cominciamo. Quando hai iniziato la tua carriera di pirata?
Franz: Bhé, la storia si fonde al mito, sapete, ero il secondo del secondo (il terzo, insomma) di un amico di capitan Uncino e allora...
Dave: Hic! Poche ciarle, arriva al dunque...
Franz: Tanto tempo fa. quando apparvero i primi videogiochi a sfondo erotico nella sala giochi sotto casa, non potei fare a meno di essere attratto da questa nuova forma di divertimento che sembrava essersi sviluppata in maniera impressionante... Fatto sta che comprai un Amiga ed iniziai a giocarci. Dopo un po' un amico mi viene a dire che i dischetti si possono copiare tranquillamente, e così mi son messo a fare il pirata...
Paolo: Sembra una storia come tante altre. Ma ciò che ci preme è il virus. Come ti è saltato in mente di infettare i dischetti che copiavi con un programma simile?
Franz: Oh, bhé, è stato il passo successivo. I virus mi hanno sempre attratto per la loro "dinamicità", e così ne ho studiati un paio davvero efferati. Uno di questi fondeva il drive esterno, mentre l'altro si limitava ad impedire la fuoriuscita del dischetto dal drive, inibendo la meccanica del sistema d'espulsione... Ma la vera svolta è stata determinata dal virus Pastore V12.46554754365473765 che avevo contratto scambiando dei dischetti in un NightClub. E così ho pensato di sviluppare qualcosa di molto simile...
Dave: Eh, hic, dimi, co coscia e scialtato fuorrri?
Paolo: Davide. non bere così tanto!
Franz: Bhé, il mio virus si trasmette nell'aria e fa apparire delle donne nude sullo schermo.
Paolo: Ma allora è una moda!! Scusami un attimo, ma mí spieghi l'utilità di tutto ciò?
Franz: Bhé, a parte l'eccitazione che... Arf, ne può, slurp derivare... SARÀ IL MIO MEZZO PER DOMINARE IL MONDO!
Dave (riavendosi improvvisamente): Naturalmente io sarò il vicecapo, vero?
Franz: Certamente no! IL MIO POTERE SARA' ASSOLUTO! Il mio virus si trasmetterà su tutti i computer, e le donzelle lanceranno agli utenti subdoli messaggi subliminali che obbligheranno tutti ad obbedirmi ciecamente. E chi si rifiuta zack, lo eliminerò fisicamente. E tutti mi osanneranno, mi grideranno "Hail Becchinbauer" dalle piazze e il mio esercito conquisterà Marte e tutti i marziani, e siederò alla destra di chi ne fa le veci!!
Paolo, sottovoce: Davide, questo è allampanato! Che facciamo, gli diamo un colpo in testa? Oh, Davide...!
Franz: E poi mi farò la villa al mare, mi creerò una rivista personale che parla solo di me e farò in modo che tutti la comprino, diventerò miliardario, potrò decidere la sorte di tutti i miseri mortali.. Dave, pure lui sottovoce: Qui è meglio che ce ne andiamo...
Cameriere: Ehi, voi due, che fate, scappate senza pagare? Sapete cos'è successo all'ultimo furbacchione che ci ha provato? NO? Bhé, era il piccolo bambino indifeso...
Paolo: Ma guardi, paga il nostro amico, là in fondo...


Paolo in mezzo ai padroni della birreria tedesca
(ma, a me ricorda la Tavernetta* di Alassio NdD)
(Ssssht! Non rovinare tutto NdP)


(*) La Tavernetta, gloriosa birreria situata in via Gramsci ad Alassio, gestita dal prode Ermanno, fu un luogo di aggregazione e di perdizione alcolica che segnò, grazie all'ambiente amichevole e all'indiscussa qualità di stuzzichini e beveraggi, diverse generazioni di turisti che, per loro fortuna, vi entrarono in età adolescenzial/giovanile. Sui tetti delle cabine situate sul lungomare antistante, sedevano frotte di futuri avventori che pazientemente aspettavano il posto, approfittando dell'attesa per baccagliare le turiste che passavano di là e per raccogliere sonori due di picche. Instant fail sentimentali che non mancavano di divertire le persone già sedute ai tavoli sul terrazzino esterno. Dopo un lungo periodo caratterizzato dal tipico allestimento "grezzo ma rozzo" che andava tanto di moda nei pub degli anni '90, il locale si diede un aspetto più pettinato. Oggi vi sorge un pregevole ristorantino tipico.

lunedì 5 gennaio 2015

ZEBEDEO GIUVIETTI LIBERO PENSATORE

1/05/2015

Non è facile scoprire personaggi così talentuosi, intelligenti, arguti e sopraffini come il libero pensatore Zebedeo Giuvietti. E infatti se non si fosse messo a straparlare da solo ad alta voce alla strazione della metropolitana, sicuramente, non l'avremmo mai conosciuto. Ma Zebedeo è un personaggio, un uomo che ha girato il mondo e che conosce un sacco di proverbi. Così abbiamo deciso di intervistarlo, sperando che le perle di saggezza che ha saputo elargire a noi non siano state buttate, per così dire, ai porci?

Noi Bovas: signor Giuvietti, con quale incredibile proverbio vorrebbe iniziare questa intervista?
Zebedeo: sicuramente, cari i miei pischelli, vorrei iniziare col mondo animale. Gli animali sono nostri amici, sapete? Possono indicarci la retta via anche quando l'abbiamo smarrita. Sicuramente ce la indicano quando la conosciamo perfettamente. In ogni caso, direi proprio di iniziare da "can che abbaia fa rumore".

Noi Bovas: can che abbaia fa... rumore?
Zebedeo: Certo. Rumore. Ovvio! Voi avete mai sentito un cane abbaiare in silenzio? Questo proverbio ci insegna che quando ci arrabbiamo non dobbiamo urlare come dei forsennati, perché se no poi la gente attorno a noi ci prende per dei pazzi isterici. Può tornare molto utile nel traffico cittadino: quanti di noi urlano come dei pazzi al volante? Credete che la vecchietta si sposti, con la sua bicicletta e le borse della spesa al seguito? Ma c'è poco da fare... chi ha cattive abitudini non le perde. Date retta a me: "il lupo perde il pelo e poi ha freddo".

Noi Bovas: ...freddo?
Zebedeo: eh certo, che diavolo! Avete mai visto un lupo perdere il pelo e poi avere caldo? Può capitare d'estate o in un forno a microonde, ma è improbabile che accada in altre occasioni. Poi, con le temperature che girano in questi giorni? ma lo sapete che in Siberia ci sono stati ben settanta gradi sotto zero? Molto meglio darsi da fare e andare alle Hawaii. O alle Baleari. C'è chi insegue per una vita il sogno di partire per le isole tropicali, ed è giusto fare così! D'altronde, "tanto va la gatta al lardo che prima o poi lo raggiunge".

Noi Bovas: ...
Zebedeo: del resto, come ben sappiamo, chi si sbriga per primo e corre più veloce, arriva molto prima. Ricordo che i Bozzabau africani erano soliti dire che "chi va piano, arriva più tardi", e del resto già gli antichi Greci avevano osservato che "la tartaruga non può raggiungere Ulisse"

Noi Bovas: scusi, ma veramente a scuola ci avevano detto proprio il contrario!
Zebedeo: beh, allora, cari i miei saputelli intellettualucoli dei miei stivali, prendete un qualsiasi cugino scemo, chiamatelo Ulisse, mettetelo ai bordi di partenza con una tartaruga, e poi date inizio a una gara: se vince la tartaruga 1) o vostro cugino è davvero scemo, oppure 2) vi siete divertiti ancora una volta con i petardi e le tartarughe, cattivelli, sapete che certe cose non si devono fare. Ricordatevelo sempre: "meglio un giorno da pecora che zero da leoni".

Noi Bovas: e questo cosa vuol dire?
Zebedeo: non ne ho idea, però ne conosco un altro molto bello: "sopra la panca la capra si siede, sotto la panca no". Non trovate anche voi che sia eccezionale? Io un giorno ho fatto colpo su una signora sul tram, dicendolo. E' andata più o meno così: la signora aveva perso gli occhiali per colpa di una brusca frenata, e si è messa a rovistare sotto i sedili per cercarli. Siccome era una grassona che dava fastidio a tutti, alla fine ho tirato fuori questa perla e... lei mi ha preso a pugni. Beh, del resto ve lo avevo detto o no, che avevo fatto colpo!

Noi Bovas: parliamo d'altro, della primavera per esempio?
Zebedeo: ah, lasciamo perdere la primavera. L'unico proverbio che conosco aveva a che fare con le rondini, ma adesso non me lo ricordo più. In compenso vi posso lasciare un antico proverbio di Timbuktu che ha a che fare proprio con questi uccellacci: "una rondine fa il nido". Non trovate che sia molto profondo? Ok, non vi è piaciuto, vi vedo un po' interdetti. In tal caso rimedio subito: vi piacciono le pecore? Perché oltre a quello là con i leoni, ce n'è pure un altro: "cielo a pecorelle, serve una nuvola cane pastore". Guardate che è molto più intelligente di quello che voi inutiluomini possiate immaginare: indica che anche negli spazi siderali esiste un ordine cosmico delle cose, contro il quale non è affatto il caso di andare.

Noi Bovas: beh, la ringraziamo, il suo intervento è stato a dir poc...
Zebedeo: beh, che cos'è tutta 'sta fretta, eh? Non lo sapete che "la gatta frettolosa probabilmente è in ritardo"?

Noi Bovas: SBONK! Certo che lo sappiamo. E infatti questo angolo di BovaByte è in pauroso ritardo rispetto alle date di consegna, per cui ci conviene troncare qui. Salutiamo il buon Zebedeo che, ne siamo sicuri, tornerà con altri proverbi favolosissimi. Per questo mese è tutto, linea allo studio.

(da The Games Machine, febbraio 2001)

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