martedì 17 luglio 2018

L'angolo dell'inventore: SCRIVANIA OLOGRAMMI

Carissimi lettori, come immagino capirete, anche un playboy di fama condominiale come me, prima o poi, deve mettere la testa a posto e così anch'io mi sposerò. Certo, fare la corte a Elle MacPherson non è stato facile e ci sono voluti molti sforzi, tantissimi sforzi, per convincerla a convolare a giuste nozze con me. Ma alla fine il mio fascino e la mia oratoria hanno prevalso perfino sulla sua fama. Del resto – le ho fatto capire – il cinema non è tutto nella vita e poi una donna di 54 anni suonati, per quanto possa essere bella ricca e famosa, comincia pur sempre a diventare meno appetibile, e così le ho strappato il fatidico sì (caspita, questo sì che è un bel complimento per una donna! NdP) (Già, chissà cosa avrà capito, poveretta NdD). Tra altri 30 anni, quando mi ha detto di tornare da lei, ci sposeremo nella splendida cappella della casa di cura di Santa Epaminonda Vergine Azzoppata, qui a Mulino dei Marchesi dove abito, e dopo vivremo per tanti anni felici e contenti, con un sacco di bambini da crescere (ehm... Angelico... ndP) (ssst! Non dirgli nulla... ndD). In ogni caso, Elle sarà anche una bellissima attrice, ma resta pur sempre una donna e, come tale, sicuramente vorrà mettere il becco in faccende che non la riguardano come, per esempio, il disordine che regna sovrano sulla mia scrivania. Purtroppo il mio inglese è abbastanza stentato e farle capire che il mio è in realtà un ordine disorganizzato potrebbe essere incredibilmente difficile. Quindi, per non dover star lì a superare tutte le barriere linguistiche, ecco a voi la mia splendida

SCRIVANIA OLOGRAMMI

L'idea è piuttosto semplice e prende spunto dal famoso “ponte ologrammi” della nota serie TV Star Trek: The Next Generation. Funziona in questo modo: la scrivania è, in realtà, un enorme schermo olografico tridimensionale che, per mezzo di un software molto sofisticato ma semplice da usare, permette di riprodurre pedissequamente gli oggetti esistenti nella realtà. Quando la scrivania è spenta, funziona esattamente come tutte le altre scrivanie, ovvero serve a raccogliere tutti i foglietti, le riviste, le cianfrusaglie e gli strumenti di studio o lavoro, e a posizionarli alla rinfusa. Ma quando la scrivania viene accesa, può sostituire immediatamente il casino con l'immagine tridimensionale della stessa scrivania perfettamente in ordine. In questo modo, la moglie petulante non avrà più nulla di cui lamentarsi e, invece di intimare al marito il riordino del proprio ufficio, magari gli chiederà di compiere i suoi doveri coniugali, trasformando una serata di lavoro in una serata più divertente. Ovviamente, è possibile usare lo stesso sistema di riconoscimento biometrico del sincronizzatore di cornici digitali wi-fi per captare l'arrivo della consorte e attivare automaticamente la scrivania. Le persone ordinate, invece, saranno probabilmente felici di apprendere che la scrivania ologrammi funziona anche al contrario, ovvero può simulare il caos più totale su una scrivania perfettamente ordinata. Questo gli permetterà di dire alla moglie: “Cara, stasera devo riordinare la mia scrivania” e di usarla come scusa per farsi i cavoli suoi, tipo giocare on line a scacchi, guardare i suoi siti porno preferiti e cose così. Allora, sono o non sono un genio?

LA REALTÀ. Ecco il trionfo dell'entropia concretizzatosi dell'ordine
perfettamente casuale che regna sulla nostra scrivania.

LA SIMULAZIONE. Grazie alla scrivania ologrammi, tutto il casino svanisce
in un secondo e... tac! La mia cara Elle MacPherson è contenta.

A cura di:
Angelico Medaglia
Inventore incompreso (e disgraziato)

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