martedì 24 luglio 2018

L’allegro giochino dell’estate: I DISCORSI DELLA GENTE

Presentatori, sociologi, dirigenti d’azienda, predicatori, industriali prestati alla politica e politici prestati al commercio, spesso, danno una loro interpretazione a quelli che chiamano “i discorsi della gente”, quel mare impalpabile e oggettivamente imperscrutabile, nelle sue mille sfaccettature, che noi chiamiamo “opinione pubblica”. La puoi sondare, la puoi interpretare, la puoi immaginare. Ma non potrai mai conoscerla per intero, se non in qualche sua microscopica componente. Così, noi Bovas, abbiamo finalmente trovato un metodo scientifico per stabilire in modo assolutamente inequivocabile cosa dice la gente. Anche voi, dopo che avrete letto questa scottante rivelazione, questo metodo che abbiamo deciso di svelare al pubblico prima che quale multinazionale ci fregasse l’idea e ci piazzasse sopra un brevetto, sarete automaticamente in grado di capire cosa penano le persone che vi circondano.

OCCORRENTE

  • Nr. 1 strada trafficata oppure Nr.1 forum telematico
  • Nr. 1 paio d’orecchie (o di occhi) funzionanti
  • Nr. 1 taccuino o registratore portatile (oppure Nr.1 Blocco Note di Windows)
  • Nr. 1 penna o supporto registrabile
  • Nr x>20 persone che percorrono la strada (oppure Nr. x>20 persone che partecipano al forum)

PROCEDIMENTO

Piazzatevi all’inizio della strada, che deve essere adeguatamente percorsa da altri pedoni (un numero almeno superiore a 20). Osservate bene il traffico sui marciapiedi, e stabilite su quale di essi la gente tende a venirvi incontro. Piazzatevi sul medesimo e andate controcorrente, fino all’altro capo della strada. Puntate bene le orecchie e, a mano a mano che incrociate le altre persone, ascoltate bene cosa stanno dicendo in quel preciso istante e annotatevi tutto quello che riuscite a sentire. Non soffermatevi su una coppia o un gruppo di persone in particolare: proseguite e ascoltate ciò che dicono le persone successive. Alla fine della strada, percorretela in senso opposto sull’altro marciapiede, e ripetete le operazioni viste fin qui. Fate su e giù più volte: a mano a mano che percorrerete la strada trafficata, la vostra pubblica opinione si farà sempre più ricca.
Una volta raggiunta la fine della giornata, potrete finalmente avere un degno spaccato dei discorsi della gente. Non cercate di riordinare le frasi in modo che abbiano un senso compiuto (beh, oddio, se proprio volete farlo, provateci), così come le avrete prese, saranno sicuramente più divertenti. Il bello è che questi esperimenti si possono fare anche usando i forum informatici: volete sapere cosa si diceva nel luglio 2003 sull'indimenticato forum BovaByte & QI:Zero, per esempio? Eccovi accontentati. È bastato prendere una frase a caso per ogni post in un topic, per ottenere quanto segue:

mi ha fatto davvero piacere conoscervi, magna cum laude & ringraziamenti per il pranzo, mancava solo Rocco. Quando passerò da Firenze per venire da te, lo porterò. Al più presto metto su le foto.  Penso che le sue fossero lacrime di felicità, ci siamo messi a preparare la telecamera: tutto quel casino per non fare nemmeno una ripresa all'arrivo. Mi viene a mente un episodio curioso capitato a un mio compagno di classe per i 100 giorni a Pisa: anche se sta raccogliendo i punti alla Coop, so dove andare a scrocco per fare le ferie al mare quest'estate”.

Come dite? Non è abbastanza seria come pubblica opinione? Ok, allora torniamo nel Backstage di TGM, dove si dicevano cose più altolocate…

Esiste una comunità di individui, ma non mi pare protesa al raggiungimento di obiettivi comuni. Quanto all'egoismo esistenziale, mi stavo domandando da dove è partito tutto. Stavo pensando però che la mia visione collettiva dell'essere umano del passato probabilmente è falsata dall'analisi dei libri di storia. Non è un caso che il concetto di nazione sta perdendo di significato: la globalizzazione sta creando flussi culturali trasversali, e che la globalizzazione offra un potenziale in gran parte inespresso... credo che le nostre considerazioni siano falsate dal presente, vissuto attimo per attimo. E l'opposizione dei fenomeni massificanti, un principio anche evoluzionistico: le barriere generano biodiversità. Per come lo si intende normalmente, non è niente, se accettiamo la natura meccanicistica dell'esistenza possiamo togliere quella patina di tristezza che vediamo nei rapporti con gli altri.”

Ganzo, eh?

Bello il giochino demoscopico di BovaByte!


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