Questo mese entra a far parte della nostra scuderia il fantasmagorico Biondo Calabroni, giornalista di grido (nel senso che chi ha un minimo di sale in zucca gli grida dietro) che, di tanto in tanto, turberà i benpensanti con i suoi incredibili scoop! E non poteva iniziare meglio: ha trovato per noi, intervistandolo, un vero hacker! WOW!! Chissà che rivelazioni eclatanti avrà da fare! Ma passiamo pure la parola al nostro nuovo acquisto!
BC: grazie per essere venuto qui. Lei è un sovversivo, un anarchico, un anti-globalizzatore, se la incontrassi per strada la schiaccerei con la mia costosa berlina! Ma lei è un vero hacker?
H: cioè, noi hacka non diciamo mai di essere hacka, perché non vogliamo che la gente capisca che siamo hacka. Forse sono solo un semplice utilizzatore di computer un po' più "smart". Comunque ci tengo a precisare che sono un vero hacka.
BC: Come è diventato un vero hacker?
H: Per prima cosa ho dovuto imparare ad usare termini assurdi, ho dovuto spostare tutte le £ette®e della mia tastiera in modo che le "s" coincidessero con il "$" e viceversa, poi ho dovuto rompere il caps lock in modo che funzionasse ad iNteRmiTTeNZa a caso, quindi ho riempito di scriptz i miei programmi di chat in modo che io non debba più usare il cervello e possa dare venti risposte tutte insieme. Infine ho acquistato della carta spessa nera, che ho utilizzato per oscurare le finestre. A noi hacka la luce dà fastidio.
BC: ma non esiste un hacker a cui la luce non dia fastidio?
H: no.
BC: qual è la bevanda preferita degli hackers?
H: beviamo solo bevande che contengono caffeina. Non ho mai capito perché, ma lo facciamo tutti.
BC: vestite tutti in questa maniera eccentrica?
H: Sì, se vuoi essere un hacka devi vestirti così.
BC: è difficile diventare un hacker?
H: è difficilissimo.
BC: quanti siti hai bucato?
H: beh, un casino, cioè, per ora nessuno, ma sono sulla buona strada.
BC: ti piacciono i libri di Tolkien?
H: personalmente no, ma tutti gli hacka li leggono e quindi li leggo anche io.
BC: comunque ribadisco il concetto: lei è un sovversivo, un anti-globalizzatore, un ladro, e adesso, visto che non mi sta simpatico, le tolgo la parola e continuo ad insultarla!
Noi Bovas: Scusi un po' signor Calabroni, ma chi ci ha portato in redazione? Questo non è un hacker, ma un vero lameraccio! Ma lei si informa prima di iniziare le interviste o è soltanto a caccia di facili scoop per massaie annoiate?
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