Sicuramente tutti voi avrete assistito ai mitici film dell’attore italo-tedesco-americano, quali per esempio “Paolo + Francesca” (drammatico accozzone d’immagini in full motion video che riprendono, in chiave moderna, un intero canto della Commedia dantesca), “Andrea Doria” (drammmatica storia di amore ambientata nel bel mezzo di un documentario di Piero Angela basato su uno degli episodi più truci della storia della Navigazione, ma con effetti speciali degni del miglior – si fa per dire – Van Damme) o “La Maschera di Tolla” (autoironica parodia del bovabytiano medio quando dovrebbe aggiornare il sito di BovaByte ed è già in ritardo: “visto che l'ho postato con un giorno d’anticipo? Ma come? Ma non era domani la dead-line?”), o ancora “Poeti dal Purgatorio” (cortometraggio sponsorizzato dal Dipartimento Scuola Educazione incentrato sull’emblematica figura di Corrado Davidetti, poeta maledetto, all’ombra dei fiordalisi), per non parlare di “Pronti ad Andare in Coma”, che pochi spettatori sono riusciti a guardare fino alla fine, e tuttora non ricordano esattamente cos’hanno visto. Bene, sappiate che il mitico e unico Corrado Di Caprio, idolo di tutte le ragazzine del ridente stato del Cottolengo, ha in preparazione un nuovo, originalissimo film. Come si chiamerà ancora non lo sappiamo, tuttavia la trama ci è già nota. Innanzitutto, presentiamo i personaggi
Leo (Corrado Di Caprio) – protagonista buono come il pane, intelligente come Einstein, bello come Claudia Schiffer, educato come l’incredibile Hulk quando non è verde
Anita (inserire un’attrice tanto sconosciuta quanto strafiga a scelta) – protagonista femminile bella come Claudia Schiffer e insicura come d’autunno sugli alberi le foglie
Doldo (inserire un attore con la faccia di uno che prendereste a schiaffi) – antagonista maschile, a scelta fidanzato/fratello/cugino/boss_mafioso di Anita
E adesso, finalmente, la trama, assolutamente originale e mai vista prima: “Leo è un bel ragazzo, povero, simpatico, brillante come un pavimento dopo il passaggio di Mastro Lindo, intelligente e con lo sguardo del bambinetto indifeso. Una serie fortunata di eventi (tipo, che so, una scommessa a poker), lo porta a trovarsi in un determinato luogo nel giusto momento. E’ lì che, improvvisamente, incontra Anita. Parlano per dieci minuti buoni dicendosi un sacco d’insulsaggini poi lui, all’improvviso, si scopre innamorato. E inizia a farsi un sacco di paturnie e di monologhi che dureranno tre quarti d’ora buoni. Anita sul momento resta un po’ di gesso, non sa come comportarsi perché purtroppo per lei, ci sono ottimi motivi per cui Doldo non può vedere Leo. Vuoi che Doldo è il suo fidanzato, vuoi che è il fratello tauro, vuoi semplicemente che Doldo e Leo da bambini si erano infilati vicendevolmente le dita negli occhi per una vecchia storia di biglie rubate, e quindi non può ricambiare i sentimenti del bel Leo. Poi, improvvisamente, la svolta: Leo prende da parte la bella Anita e le espone tutte le valide motivazioni per cui, secondo lui, dovrebbero mettersi assieme, e Anita, anche perché se no il film non andrebbe avanti, accetta. I due scappano assieme, ma vengono raggiunti dagli sgherri di Doldo, i quali pigliano Leo e lo saccano di botte. Ancora dolorante e col faccino tumefatto, riesce a fuggire e a ricongiungersi con l’amata, che lo seguirà in un lungo viaggio pieno di suspense e di effetti speciali. Terminati questi, la storia si avvia verso il lieto fine, ma una macchina passa di lì e momenti investe Anita: Leo, con scatto felino ed abile mossa degna di Lady Oscar, scosta la ragazza e viene investito a morte, tra le lacrime di tutti gli astanti, agonizza per un bel quarto d’ora prima di crepare definitivamente, e poi Anita si rimette assieme al geloso Doldo”. Perché Corrado di Caprio, alla fine del film, deve sempre morire, ce l’ha scritto per contratto...